Il Reddito di Cittadinanza (RdC), abolito nel 2023 e sostituito con misure come l’Assegno di Inclusione, potrebbe presto fare il suo clamoroso ritorno. Un emendamento alla Legge di Bilancio 2025, sostenuto dal Movimento 5 Stelle e altre forze politiche, sta riaccendendo il dibattito sulla necessità di reintrodurre questa misura di sostegno economico per le famiglie italiane in difficoltà.
Cosa Prevede la Proposta?
Secondo l’emendamento presentato, il Reddito di Cittadinanza verrebbe reintrodotto con una formula molto simile a quella originaria, garantendo un sostegno economico mensile per coloro che si trovano sotto una determinata soglia di reddito. La novità principale riguarda una semplificazione drastica nelle modalità di accesso, rendendolo “facilissimo da ottenere”, con meno burocrazia e controlli più rapidi per l’erogazione.
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L’investimento previsto sarebbe di circa 12 miliardi di euro per l’anno 2025, con l’obiettivo di ampliare nuovamente la platea dei beneficiari rispetto all’attuale Assegno di Inclusione.
Perché è Stato Abolito?
Nel 2023, il Governo Meloni aveva abolito il RdC, ritenendo che non fosse uno strumento efficace per incentivare il lavoro. Al suo posto erano stati introdotti l’Assegno di Inclusione (AdI) e il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), misure che però hanno ridotto drasticamente i beneficiari.
Secondo gli ultimi dati INPS, nel 2024 solo 1,7 milioni di persone ricevono l’Assegno di Inclusione, a fronte dei circa 3,7 milioni di percettori del Reddito di Cittadinanza prima della sua abolizione.
La Reazione di Giorgetti
Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che in passato aveva criticato il RdC per la sua scarsa efficacia lavorativa, ora sembra orientato a una riapertura. Giorgetti avrebbe dichiarato che una misura di sostegno al reddito più inclusiva potrebbe essere necessaria in un contesto economico incerto, considerando l’aumento dell’inflazione e delle difficoltà economiche per le famiglie italiane.
Le Critiche
Non mancano le critiche. Alcuni esponenti politici, tra cui membri della maggioranza, ritengono che reintrodurre il Reddito di Cittadinanza possa disincentivare la ricerca attiva di lavoro, mentre altri sottolineano che le risorse stanziate potrebbero essere utilizzate per politiche attive di formazione e reinserimento lavorativo più efficaci.
Conclusioni: Tornerà Davvero?
La proposta di reintroduzione del Reddito di Cittadinanza sarà discussa nelle prossime settimane in Parlamento. Se approvata, potrebbe rappresentare un ritorno storico per questa misura di sostegno, con importanti modifiche per renderla più accessibile e meno controversa.
Resta da vedere se il Governo accoglierà la proposta o se opterà per un compromesso che unisca sostegno economico e politiche attive per l’occupazione.